Litigare Costa: Perché la Mediazione Conviene Anche Se “Hai Ragione”
Spesso chi si sente nel giusto rifiuta la mediazione con fermezza, convinto che “non ha senso trattare se ho ragione”. È una reazione comprensibile ma rischiosa. Avere ragione, infatti, non significa automaticamente vincere in giudizio, né tanto meno ottenere ciò che si spera. Il processo comporta tempi lunghi, costi elevati, esiti incerti. Anche chi ha tutte le carte in regola può uscire da una causa deluso, economicamente provato e con relazioni compromesse. La mediazione, invece, offre un’alternativa concreta: risolvere la lite prima che degeneri, senza rinunciare ai propri diritti.
Quanto costa davvero una lite giudiziaria?
Il costo di una causa non è solo quello delle parcelle legali. Bisogna considerare il contributo unificato, le spese vive, le perizie, i tempi sottratti al lavoro, l’usura emotiva. Se la causa va avanti per tre o quattro anni, anche una vittoria può diventare una sconfitta economica. Inoltre, bisogna tenere conto del rischio: anche con buone ragioni, un testimone che cambia versione o un documento ritenuto non decisivo può rovesciare le sorti del giudizio.
In mediazione puoi ottenere risultati migliori, anche se hai ragione
La mediazione non è una rinuncia. È uno strumento per ottenere un risultato più veloce, più sicuro e spesso anche più vantaggioso. Se chi ha torto è disposto a riconoscerlo almeno in parte, chi ha ragione può negoziare un risarcimento, un riconoscimento, una soluzione su misura senza passare per le strettoie del processo. A volte, il solo fatto di evitare l’incertezza della causa vale più della vittoria teorica.
Proteggere le relazioni, oltre che i diritti
In molte controversie, la relazione tra le parti conta quanto il contenuto della lite. Pensiamo a due soci, a due aziende che collaborano, a due membri della stessa famiglia. Portare la questione in giudizio può segnare una rottura definitiva. Mediare, invece, permette di risolvere il problema senza distruggere il legame. Anche se si ha ragione, conviene considerare cosa si perde se si litiga fino in fondo.
L’accordo è flessibile, la sentenza è rigida
Il giudice può solo applicare la legge, mentre le parti in mediazione possono costruire un accordo personalizzato. Una rateizzazione, uno sconto, un gesto simbolico, una collaborazione futura: sono tutte soluzioni che il giudice non può imporre, ma che in mediazione sono pienamente disponibili. Chi ha ragione può ottenere molto più di quanto otterrebbe con una sentenza.
In sintesi: avere ragione non basta. Serve anche convenienza
La mediazione non chiede di abbandonare la propria posizione, ma di valutarne il peso reale nel tempo e nello spazio. Conviene davvero rischiare anni di attesa e migliaia di euro per far valere la propria ragione? Oppure è meglio ottenere subito un risultato concreto, risparmiando tempo, denaro e stress? Chi comprende il valore strategico della mediazione, capisce che non è una sconfitta. È una scelta intelligente.