La Mediazione come Opportunità per i Debitori di Risanarsi
La mediazione non è solo uno strumento per i creditori. Anche i debitori possono trarne grandi benefici, soprattutto quando la loro posizione finanziaria è compromessa, ma non ancora irrimediabilmente. In un contesto giudiziario, il debitore rischia di essere travolto da decisioni che non tengono conto delle sue reali capacità di rientro. La mediazione, invece, offre la possibilità di negoziare un piano sostenibile, evitando il rischio di insolvenza e di procedimenti esecutivi.
Negoziare invece di subire
Il vantaggio principale per il debitore è la possibilità di partecipare attivamente alla ricerca di una soluzione. In tribunale, spesso il debitore si limita a difendersi, sperando che il giudice emetta una sentenza favorevole. Nella mediazione, invece, può proporre alternative, spiegare le difficoltà economiche e negoziare condizioni di pagamento che siano realistiche. Questo approccio evita la passività e offre al debitore maggiori possibilità di risolvere il problema.
Evitare il fallimento o la liquidazione
Uno degli scenari peggiori per un debitore è quello di vedere i propri beni pignorati o di essere costretto a dichiarare fallimento. La mediazione può prevenire questa eventualità offrendo soluzioni che evitino l’esecuzione forzata. Per esempio, il debitore potrebbe offrire al creditore una quota delle future entrate, oppure la cessione di beni non essenziali, come una seconda proprietà immobiliare. Questo approccio permette al debitore di mantenere il controllo della propria situazione patrimoniale, evitando le conseguenze devastanti del fallimento.
Ridurre lo stress finanziario ed emotivo
Essere coinvolti in un procedimento giudiziario non è solo economicamente oneroso, ma anche emotivamente stressante. Il rischio di perdere tutto, l’ansia per l’esito della causa e le pressioni dei creditori possono avere un impatto negativo sulla salute mentale del debitore. La mediazione, invece, crea un ambiente più rilassato e collaborativo, dove il focus è sulla ricerca di soluzioni e non sulla determinazione delle colpe.
Esempi pratici: il caso di un imprenditore in crisi
Un piccolo imprenditore, gravato da debiti con più istituti di credito, ha evitato la bancarotta grazie a una mediazione multiparte. I creditori, invece di procedere separatamente per vie giudiziarie, hanno accettato di negoziare un piano di rientro unico, che prevedeva la ristrutturazione dei debiti e la sospensione temporanea degli interessi. Questo ha permesso all’imprenditore di continuare a gestire la sua attività e di recuperare gradualmente la stabilità finanziaria.