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“Mediazione e Creatività: Tecniche per Uscire da Situazioni Stagnanti”

“Non c’è altro da dire, siamo bloccati.” Un’affermazione che ogni mediatore ha sentito almeno una volta. Eppure, il blocco in una mediazione non è la fine del processo, ma un segnale che invita a un cambio di prospettiva. La creatività, spesso sottovalutata, è uno degli strumenti più potenti per trasformare un’impasse in una nuova opportunità.

Edward de Bono, pioniere del pensiero laterale, sostiene che la creatività non è un talento innato, ma una competenza che può essere sviluppata e applicata in qualsiasi contesto (Lateral Thinking, 1970). In mediazione, questa competenza permette di scardinare approcci rigidi, aprendo la strada a soluzioni che prima sembravano impossibili.

L’Impasse Creativo: Quando il Problema Non È il Conflitto

Le situazioni stagnanti spesso nascono da un eccesso di focus su posizioni rigide. “Non posso accettare meno di questa cifra” o “Non cederò su questo punto” riflettono un pensiero lineare, dove le soluzioni sono percepite come finite. Il ruolo del mediatore, in questi casi, è rompere il ciclo.

La teoria dei vincoli di Eliyahu Goldratt (The Goal, 1984) offre un parallelismo utile: per superare un blocco, bisogna identificare il vincolo principale e concentrarsi su di esso. In mediazione, il vincolo potrebbe essere una percezione errata del problema o un interesse nascosto che non è stato ancora espresso.

Tecnica del Mediatore: Utilizzare domande aperte per esplorare gli interessi sottostanti. Ad esempio, “Se questa opzione non fosse disponibile, quali altre possibilità considereresti?” Aiuta a spostare l’attenzione da ciò che non si può fare a ciò che è possibile.

Tecniche di Creatività Applicata alla Mediazione

  1. Brainstorming con Regole

Non tutte le idee sono uguali, ma in una sessione di brainstorming l’obiettivo non è giudicarle, bensì generarle. Il mediatore può invitare le parti a proporre soluzioni senza filtrarle, garantendo che ogni idea venga annotata. Questa tecnica, utilizzata spesso nel design thinking, aiuta a superare il blocco iniziale.

Esempio: In una controversia commerciale, le parti potrebbero proporre opzioni che vanno oltre il pagamento diretto, come uno sconto futuro o una partnership su un progetto specifico.

  1. Il Metodo dei Sei Cappelli

Ideato da Edward de Bono, questa tecnica divide il processo decisionale in sei prospettive: logica, emozione, creatività, cautela, ottimismo e controllo. In mediazione, il mediatore può guidare le parti a indossare uno dei “cappelli” per esplorare il problema da diversi angoli.

Applicazione pratica: Una parte può esaminare il conflitto con il cappello della creatività, cercando soluzioni innovative, mentre l’altra indossa il cappello della cautela, valutando i rischi.

  1. Reframing Creativo

Il reframing non è solo una tecnica per cambiare prospettiva, ma uno strumento per reinventare il significato del conflitto. Ad esempio, un problema di mancata comunicazione può essere riformulato come un’opportunità per migliorare i processi aziendali.

  1. Il Paradosso del Problema

Spesso, affrontare direttamente il problema amplifica la resistenza. Il mediatore può invece invitare le parti a immaginare lo scenario peggiore o a estremizzare la situazione. Questa tecnica paradossale, utilizzata anche in terapia strategica, riduce la rigidità delle posizioni e stimola nuove idee.

Creatività e Neuroscienze: Il Ruolo del Default Mode Network

Le neuroscienze offrono una chiave interessante per comprendere il processo creativo. Il default mode network (DMN), una rete cerebrale attiva durante il riposo o la riflessione, è fondamentale per generare idee innovative. Quando le parti sono sotto stress, il DMN è meno attivo, riducendo la capacità di pensare fuori dagli schemi.

Tecnica del Mediatore: Introdurre pause strategiche o attività non direttamente legate al conflitto, come una breve discussione su argomenti neutri, può riattivare il DMN e favorire il pensiero creativo.

Citazione Rilevante

“La creatività è vedere ciò che tutti hanno visto e pensare ciò che nessuno ha pensato.”

— Albert Szent-Györgyi, Premio Nobel per la Fisiologia.

L’Impatto della Creatività in Mediazione

Le tecniche creative non sono soluzioni in sé, ma strumenti per aprire la strada a nuove possibilità. Quando un conflitto sembra insormontabile, la creatività permette alle parti di vedere il problema da angolazioni diverse, trasformando ciò che era percepito come una barriera in un ponte verso l’accordo.

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